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Fuga da Coverlandia
L'addio di Lele, sostituito da Luca alla chitarra ritmica, coincide con l'arrivo del nuovo cantante, Lorenzo, che resterà nel gruppo circa sei mesi, periodo in cui i Leen iniziano a suonare con una certa continuità anche fuori dai ristretti confini biellesi (rimangono memorabili le due esibizioni al Dracma club di Torino, ma anche le due uscite al teatro Odeon di Biella). Nell'aprile 1997, a causa di divergenze di linea prettamente musicale, però, Lorenzo decide di non continuare l'avventura e lascia prematuramente la band, seguito da Luca. A posteriori bisogna comunque riconoscere a Lorenzo una grande professionalità e una notevole, sanguigna passione; probabilmente era la persona giusta al momento sbagliato, ma tra tutti gli ex-Leen rimane sicuramente l'elemento che ha lasciato ricordi indelebili, contribuendo notevolmente al processo di maturazione collettiva. Ma, come si dice, la vita continua, e come sempre è accaduto le difficoltà di percorso compattano i superstiti Max, Sergio e Diego. La fase di transizione dura solo due mesi, poi il ritorno di Paolo porta in dote il grande privilegio di collaborare con Manu, chitarrista ritmico di eccellente qualità e autore di rara eleganza. Con questa formazione i Leen iniziano veramente a lavorare duro, componendo pezzi che entreranno nella storia della band (cito Jammaika o La notte, ad esempio, ma nell'estate 1997 hanno visto la luce un numero impressionante di brani). Purtroppo problemi di natura personale costringono Sergio a lasciare gli amici verso la fine dell'anno, proprio all'inizio della lavorazione dell'album Fuga da Coverlandia. La sua sostituzione appare fin da subito molto complessa, per l'importanza che Sergio ha sempre avuto sin dagli esordi, e la scelta cadrà su Tube, chitarrista dotato di notevole tecnica. Nei primi mesi del 1998 la lavorazione dell'album procedeva speditamente e i Leen erano presenti sui media quasi tutti i giorni, grazie anche ad un concorso che misurava la popolarità delle band locali (concorso in cui il gruppo rimase in testa fino a poche ore dalla fine, salvo venire sorpassato da un gruppo rivale proprio al fotofinish). Si parlò di broglio, ma alla fine fu comunque un risultato tutt'altro che disprezzabile. L'estate fu molto impegnativa, con una lunga sequela di concerti, passaggi radiofonici, concorsi (la vittoria del "Bicciolano d'oro" su tutte), interviste sui giornali e stesura di nuove canzoni. Ma lo stress causato dal notevole lavoro alla fine portò la band ad una repentina fase di collasso. I Leen chiusero l'anno separandosi e poi venne presa la decisione di dividere la band in due parti: Manu e Paolo fonderanno più tardi una loro band chiamata "I vicini di casa", mentre Max e Diego cercheranno in qualche modo di continuare il lavoro di sempre.


 


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